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VISITE ALLA CUPOLA DI SAN GAUDENZIO

Da sempre il simbolo dell'identità novarese, la Cupola di San Gaudenzio, realizzata dal genio di Alessandro Antonelli, è aperta alle visite fino a ottobre (da giovedì a domenica con orari consultabili sul sito www.cupolasangaudenzio.it).

Il monumento rappresenta una delle strutture murarie più ardite mai concepite, un unicum nella storia dell'architettura mondiale. I documenti del cantiere narrano di come l'architetto imponesse nei suoi capitolati che ogni materiale fosse di primissima qualità, così da evitare che la stabilità della sua invenzione venisse compromessa.

I lavori furono completati tra il 1887 e il 1888. Tuttavia la cupola, come il duomo, altra opera antonelliana, è in parte incompiuta: non verrà mai realizzato l'affresco su più livelli raffigurante il Trionfo di San Gaudenzio, così come non verranno mai collocate le statue a completamento del guscio. Entrambe le proposte furono accantonate a causa della carenza di fondi e dei rapporti spesso burrascosi, tra l'architetto e gli amministratori.

Il percorso inizia con la visita alla Sala del Compasso, situata ad oltre 24 metri di altezza. Vi si accede da Via Bescapè utilizzando l'ascensore posto nel campanile dell'Alfieri.
La Sala dove si trova il compasso con il quale Antonelli preparò tutte le dime per la costruzione della cupola è il cuore della Basilica. Grazie alla tecnologia e a un gioco di luci e di stampe è possibile comprendere meglio l'uso di questo strumento: il visitatore entra nel fascio di luce e modifica con la sua presenza la proiezione, rendendo appunto la cupola viva.
La salita prosegue passando dal transetto nord, fino a raggiungere il secondo balcone. Dall'altezza di 45 metri è possibile godere di un panorama incantevole: dalle Alpi ai larghi spazi della Pianura Padana.