Piazza delle Erba, chiamata così per ricordare l’immagine di San Lorenzo, venerato da erbivendoli e fruttivendoli, oggi è stata ufficialmente denominata Piazza Cesare Battisti.
A una prima vista sembrerebbe essere una piazza uguale a tante altre, ma pare invece che questo sia un luogo "magico".
Secondo alcuni esoterici, la piazza si allarga secondo una precisa disposizione geometrica, formando un triangolo "geodetico", centro convenzionale della città, punto da cui è possibile misurare le distanze precise da Novara alle altre città.
Questo triangolo, il vero cuore vivo e palpitante di Novara, incastonato nella piazza, è una pietra di granito.
Purtroppo nel 1992 la pietra venne rubata, anche se ricomparve, qualche settimana dopo, misteriosamente dalle mani di un prete che disse di averla ritrovata in un confessionale.
Venne rimessa al suo posto, ma la posizione oggi risulta diversa dalla precedente.
Da quel momento si dice che la piazza ha perso la sua energia tellurica per via dell'orientamento ormai sfasato.
Un’altra leggenda è associata a questo luogo, parrebbe infatti che le colonne sul lato nord della piazza siano un bottino di guerra proveniente da Bidrate, quando il noto borgo, fedele a Federico Barbarossa, venne distrutto dai novaresi; in realtà alcuni documenti attestano la realizzazione del porticato per volere dello stesso Barbarossa.
