Il MAU è il primo progetto concretamente realizzato e tuttora in divenire, in Italia, di insediamento di arte contemporanea pubblica collocato e concentrato all'interno di una precisa porzione di spazio urbano di un grande centro metropolitano, sviluppatosi grazie al consenso degli abitanti con le opere realizzate quasi tutte su pareti di edifici privati.Il quartiere in cui nasce è il Borgo Vecchio Campidoglio, un quartiere operaio di fine Ottocento che ha mantenuto fino ad oggi intatta la sua struttura a reticolo caratterizzata da case basse con cortili interni dotate di aree verdi, suddivise da strade strette e lastricate, e dalla presenza di botteghe artigianali, studi di artisti e locali di tendenza, e da un rapporto di comunanza tra gli abitanti tale da farne "un paese nella città".Il progetto del MAU nasce nel 1995 quando, nell'ambito di un progetto di riqualificazione nato nel 1991, viene proposta ad un gruppo di professionisti ed istituzioni di cui fa parte il Presidente Edoardo Di Mauro, all'epoca Condirettore Artistico della Galleria d'Arte Moderna e dei Musei Civici Torinesi, che assume fin dall'inizio la Direzione Artistica, l'idea di inserire l'arte contemporanea come ulteriore elemento di rivalutazione del territorio.Il Museo d'Arte Urbana diventa autonoma associazione nel 2000, e gode del riconoscimento di Regione Piemonte e Città di Torino come Museo di interesse pubblicoFino ad oggi, giugno 2018, sono state allestite 165 opere murali permanenti realizzate da 102 artisti ed il MAU è diventato, grazie all'attivismo del suo nucleo dirigente ad onta degli scarsi mezzi, una media di 25.000 euro tra contributi pubblici e privati dal 2001 ad oggi, realtà conosciuta a livello cittadino e nazionale, oggetto di numerose tesi di laurea, e di visite guidate richieste anche dall'estero, particolarmente dalla Francia.Il 90 % delle opere prodotte sono state collocate su pareti di edifici privati, il che fa del MAU un progetto unico di didattica allargata sull'arte contemporanea.Dal 2014 il MAU viene invitato a portare la sua esperienza operativa in altre zone della città, tra cui Falchera Nuova, con la realizzazione di altre 50 opere permanenti, tra cui fanno spicco le Panchine d'Autore inventate da Vito Navolio.Il Museo d'Arte Urbana collabora con le realtà del commercio e dell'artigianato, con gli Istituti Storici come il Museo Diffuso della Resistenza, ed è convenzionato con Accademie, Licei ed Istituti Tecnico-Professionali.Dal 2014 è stata aperta una sede al coperto, in via Rocciamelone 7c, denominata Galleria del Museo d'Arte Urbana, dove vengono organizzate mostre, performance, concerti, dibattiti, proiezioni ed attività didattiche ad ingresso libero.
Orario
Sempre visitabile
Tariffe
Informazioni visite
Accessibilità
9, 16, 65, 13, 2, 59, 71, Metro fermate Bernini, Racconigi.
Disponibile
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