Il Parco, istituito nel dicembre 1978 come Parco Alta Valle Pesio ed esteso successivamente anche al versante della Valle Tanaro oggi tutela un’area di circa 7900 ettari che gravita intorno al Marguareis (2651 m), la cima più elevata e affascinante delle Alpi Liguri.
Il Parco ospita il più importante sistema carsico alpino del Piemonte, con oltre 150 chilometri di grotte esplorate,
che raggiungono i mille metri di profondità. Il paesaggio è caratterizzato da ampi boschi di abete bianco, faggio e larice.
La Valle Pesio, per la sua posizione geografica ed il suo clima, può vantare un’eccezionale varietà di specie floristiche (circa 1500) con la coesistenza di specie alpine continentali e mediterranee, tra le quali spiccano il Cypripedium calceolus, la Saxifraga cernua, il Phyteuma cordatum e la Viola pinnata.
Fin dai primi anni Novanta il settore botanico del Parco ha operato attraverso il Centro per la Biodiversità Vegetale, che comprende la Banca del germoplasma del Piemonte, il vivaio di flora autoctona e le stazioni botaniche alpine. Dal punto di vista faunistico l’area ospita le tipiche specie alpine: l’avifauna è rappresentata da specie rilevanti quali l’aquila reale e il gallo forcello.
Da oltre vent’anni, nel territorio del Parco ha fatto la sua comparsa un importante predatore, il lupo.
La sede di Chiusa Pesio è diventata nel tempo un vero e proprio centro polifunzionale comprendente una sala incontri
per convegni e spettacoli, due aule didattiche per scuole e gruppi organizzati, un giardino fitoalimurguco accessibile
in ogni stagione, la grangia del Castlà e l’Archeopark “La Roccarina” per i laboratori e le esperienze di archeologia sperimentale. Ai confini dell’area protetta sorge la Certosa di Pesio, fondata nel 1173: l’arrivo dei certosini ha caratterizzato l’intera vallata, sul piano culturale, ambientale e paesaggistico
grazie a un’oculata gestione del territorio e soprattutto dei boschi.
Sul versante Tanaro, meritano sicuramente di essere visitate le due borgate di Carnino, che conservano testimonianze architettoniche e umane di una civiltà montana ricca di cultura e tradizioni.
Le abitazioni in pietra presentano, in alcuni casi, i caratteristici tetti racchiusi dove i timpani superano la copertura formando due cordoli ricoperti da lastre di pietra.
Merita una visita, in qualsiasi stagione, il bosco delle Navette, magica foresta di larici affacciata sul mar Ligure.
