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TORINO, GALLERIE DI CONTROMINA 1705-1709

 

L’esteso sistema di contromina per la difesa degli spalti e dei cammini coperti della Cittadella e di alcuni tratti dei fronti urbani è impostato nel 1705, alla vigilia dell’assedio francese, su progetto di Antonio Bertola. 

Sull’asse capitale di ognuno dei bastioni e dei rivellini esterni della cittadella le gallerie erano organizzate su due ordini sovrapposti: a una galleria capitale bassa, profonda fra m. 12 e 14, che dall’interno della cittadella proseguiva fino all’estremità degli avanspalti, ne corrispondeva una alta, fra m. 5 e 7, con accesso dall’avanfosso. Sotto il cammino coperto la galleria magistrale  garantiva la comunicazione fra i singoli sistemi.

La costruzione delle contromine fu estesa anche ai fronti urbani della piazzaforte direttamente esposti al pericolo di un attacco. Furono coinvolti in questa operazione tutto il fronte sud della piazzaforte, dal bastione di S. Barbara fino alle ridotte del Valentino, l’Opera a Corno di Valdocco, il  nuovo ampliamento di Porta Susina e i fronti di Vanchiglia.

Con la demolizione della cittadella le contromine furono abbandonate nel sottosuolo. Parzialmente riattivate come ricovero di P.A.A. durante la seconda guerra mondiale, diventano dopo i lavori di recupero degli anni 1958-1961, patrimonio del Museo Civico Pietro Micca.

Indirizzo 
Via Guicciardini, 7/a
10100 Torino TO
Italy

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